CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – Trentadue corsisti tra medici, infermieri e tecnici provenienti da tutta Italia, quattro istruttori tecnici nazionali, quattro istruttori medici nazionali, oltre a istruttori regionali, tecnici e collaboratori alla logistica, per un totale di oltre ottanta operatori coinvolti. Sono solo alcuni numeri della seconda edizione della Summer Mountain Rescue Course, evento nazionale di formazione tecnico-sanitaria in montagna e ambiente impervio, organizzata nello scorso week-end dal Soccorso Alpino e Speleologico Emilia-Romagna tra le pareti della Pietra di Bismantova, sull’appennino reggiano.
L’evento, ideato per affinare le sinergie tra le componenti tecniche e quelle sanitarie del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico che, quotidianamente, si trovano ad intervenire su tutto il territorio nazionale, è stato definito dai partecipanti un vero e proprio successo, sia per l’intensità che per la varietà degli scenari di addestramento proposti. I simulati infatti, ai quali hanno partecipato anche i militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, hanno spaziato dai ciclisti infortunati su un percorso per mountain bike agli alpinisti feriti in cordata mentre si accingevano ad affrontare la scalata di una parete rocciosa.
Non solo; in questa edizione, sono stati allestiti alcuni scenari di soccorso “insoliti” come, per esempio, a paracadutisti pericolanti e, per la prima volta in Italia, il soccorso a un atleta di “highline”, disciplina sempre più diffusa e che prevede l’attraversamento in equilibrio su una fettuccia di tessuto tesa tra due punti. Un momento formativo che ha visto anche la partecipazione di diversi rappresentanti delle amministrazioni, nazionali, regionali e locali, che hanno portato i propri saluti.