BOLOGNA – Forte l’impegno dei carabinieri della Legione Emilia Romagna nei soccorsi per l’alluvione che ha messo in ginocchio la regione, in particolare Bologna e la Romagna. I militari, con il coinvolgimento di personale di tutte le province, anche quelle meno colpite, sono impegnati anche nel presidiare il territorio ed evitare furti e sciacallaggio nelle case abbandonate in fretta e furia dagli abitanti.
In campo anche i rinforzi, con 50 carabinieri delle Squadre di Intervento Operativo (SIO) e mezzi da trasporto pesanti del Reggimento di Bologna, del Raggruppamento aeromobili Carabinieri di Roma (con 2 ulteriori elicotteri in corso di rischieramento a integrazione del dispositivo aereo presso il Nucleo Elicotteri Carabinieri di Forlì), e di 2 squadre di sommozzatori da Genova e Pescara.
Costante anche la sorveglianza dei fiumi e dei torrenti. Sinora alle centrali operative (al 112 e alle utenze dirette dei Comandi) sono state oltre 7.000 le richieste giunte. Circa 3.000 sono stati gli interventi eseguiti dai Carabinieri alle dipendenze del Comando Legione Emilia Romagna per assicurare il soccorso alle popolazioni emiliano-romagnole di cui: circa 1.200 nella provincia di Bologna, oltre 500 nella provincia di Forlì-Cesena, 1.400 nella provincia di Ravenna, un migliaio in quella di Rimini.
I soccorsi della Guardia di finanza
Anche la Guardia di Finanza partecipa ai soccorsi nei confronti delle popolazioni colpite dell’alluvione che ha interessato l’Emilia Romagna. L’AW139 con equipaggio e Aerosoccorritori del Centro di Aviazione ha tratto in salvo 10 persone, tra cui un giovane in località Russi (RA) e 9 tra Forlì e Faenza in località Crociaro.











