REGGIO EMILIA – La Gazzetta di Reggio saluta il suo ultimo direttore sotto la gestione dell’editore Gedi Spa: Stefano Scansani, 61 anni, nativo di Poggio Rusco nel Mantovano.
Una direzione durata 4 anni e 9 mesi esatti e caratterizzata dalla sua penna sempre attenta, talvolta critica e comunque protagonista di quanto accadeva. Cambia l’editore e cambia dunque il direttore per i colleghi giornalisti al sesto piano della torre in via Pansa al civico 55.
L’ultimo giornale a sua firma riporta il saluto ai lettori e alla città. Una sorta di accorata lettera aperta dal titolo: “La mia Reggio, un difetto e un valore”. Il senso di questa definizione lo spiega a Tg Reggio: “Il difetto di cui parlo è il pragmatismo, che alla fine è una virtù. E’ una maniera per affrontare la vita, il lavoro, gli obblighi e i diritti civili con una forza e un’energia storica e con rigore. Il primo valore dei reggiani è quello della libertà, è la città della Resistenza, del Tricolore e delle cooperative. La Gazzetta è un giornale grande, imbattibile e generoso, vorrei dire ai signori lettori e anche ai meno appassionati che esiste un’informazione importante quotidiana e quindi controllato ma non controllabile”.
Scansani non svela i suoi progetti futuri e dice di restare a disposizione dell’editore. La Gazzetta a marzo festeggerà i suoi primi 40 anni – il primo numero nel 1981 a firma di Umberto Bonafini – Inizia una nuova era per lo storico giornale reggiano, che sarà firmato dal direttore Giacomo Bedeschi.
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