REGGIO EMILIA – Alle soglie dell’inizio del processo d’Appello, Sky ripercorre la vicenda di Saman Abbas. Lo fa mandando in onda, su Sky Crime, il docufilm di Gabriele Veronesi e Luca Bedini della casa di produzione modenese Taiga. Un prodotto cui Telereggio ha contribuito, con le immagini e la cronaca di quei 18 mesi: dalla scomparsa della ragazza al ritrovamento del suo corpo, passando per le indagini e il processo per omicidio, arrivando alla sentenza di primo grado, cercando di capire dagli intervistati cosa questi fatti abbiano lasciato nella comunità pakistana e in quella novellarese. Un’ora e mezza di ricostruzione, approfondimento e riflessione attraverso le righe delle carte ma soprattutto oltre, e attraverso le parole di chi, quella vicenda, l’ha vissuta per la propria parte, professionale, personale o istituzionale.
“Siamo partiti dalla storia di Saman per illuminare quella di Amina”, hanno detto i registi: perchè il docufilm, il cui titolo è, semplicemente, “Saman”, vuole raccontare anche la speranza. Amina, a volto oscurato, racconta la sua esperienza, che poteva essere come quella di Saman Abbas ma che così non è stata. Il documentario è stato sostenuto dalla Film Commission Emilia-Romagna e ha ricevuto il premio “Miglior progetto” a Visioni Incontra 2023, dove è stato presentato in fase di sviluppo. E’ stato anche selezionato in concorso a “Visioni dal Mondo 2024” ed è stato proiettato in anteprima il 14 settembre scorso al Teatro Litta di Milano. Il secondo atto giudiziario della vicenda prenderà il via il 27 febbraio: a Bologna la procura di Reggio ricorrerà contro l’assoluzione dei cugini della ragazza e contro i 14 anni inflitti allo zio, e ricorreranno anche l’avvocato dello stesso zio Danish Hasnain e i legali dei genitori della ragazza, condannati in primo grado all’ergastolo.
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