REGGIO EMILIA – Oltre tre milioni di euro sono stati destinati ai Comuni di Reggio, Casalgrande e Albinea per il risanamento e il recupero di siti inquinati. Sono fondi del Pnrr che rientrano in un più ampio accordo da 27 milioni di euro fra Regione e Ministero dell’Ambiente sui cosiddetti ‘siti orfani’, siti contaminati per i quali il responsabile dell’inquinamento non c’è più o non è individuabile e che passano quindi alla proprietà pubblica.
Gli interventi si dovranno concludere entro il marzo del 2026. In Comune di Reggio 858mila euro serviranno per rimuovere in via Galliano i residui lasciati da una vecchia fonderia, poi ex macello, già proprietà Tecton, in un’area di circa 760 metri quadrati. La contaminazione è costituita da scorie depositate nel suolo dalle attività pregresse. L’area sarà destinata a un edificio con funzioni sociali e ricreative.
Altri 487mila euro saranno utilizzati nell’area produttiva polifunzionale denominata Gold, in via Asseverati a Masone, spiega l’assessora all’ambiente Carlotta Bonvicini. Nel 2003 il corpo forestale dello Stato, in occasione di lavori di urbanizzazione, ha riscontrato l’interramento di inerti edili, che saranno rimossi. Il terzo intervento sarà a Casalgrande, sul rio Medici, che attraversa una zona commerciale in via di Mezzo.
E’ il finanziamento più consistente, da 1 milione e 658mila euro. Servirà per rimuovere materiale depositato sugli argini di una porzione di questo corso d’acqua, che sarà ripristinato nell’alveo sia da un punto di vista ambientale che idraulico.
Infine ad Albinea, in località Bellarosa, via Roncosano, 243mila euro sono stati stanziati per togliere dal terreno inerti e materiali di scarto derivanti dall’attività dell’ex ceramica Magica.
Gian Piero Del Monte
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