REGGIO EMILIA – “Gigetto, se funziona così è meglio chiuderlo”, ha tuonato nei giorni scorsi il Sindaco di Modena, Massimo Mezzetti. “No – gli ha risposto a stretto giro di stampa, Matteo Mesini, primo cittadino di Sassuolo – Bisogna fare come Reggio”.
Gigetto per i modenesi è il treno Modena-Sassuolo, ma poco importa. Più significativa è l’idea lanciata di copiare Reggio e connetterlo alla Reggio-Sassuolo. Da un punto di vista infrastrutturale non sarebbe nemmeno troppo difficile, le due stazioni a Sassuolo sono una vicino all’altra, ma l’utilità dell’intervento, nel rapporto costi pubblici – benefici per i passeggeri, è tutta da dimostrare.
A cosa si riferisce però Mesini quando parla di copiare Reggio? Le tre linee ex Act, che collegano il capoluogo a Ciano, Guastalla e Sassuolo, sono oggi un modello molto perfettibile. Il Comitato utenti della Reggio-Ciano più volte ha denunciato ritardi e disservizi; i nuovi orari della Reggio-Guastalla che partono dal 14 settembre, hanno sacrificato nella maggioranza delle corse, tutte le fermate più piccole, pur di consentire un collegamento veloce, in 40 minuti, tra i due terminal. Insomma, detto così, ci sarebbe poco “da fare come Reggio”.
In realtà, invece, da quando Reggio ha presentato la richiesta al Ministero di avere i fondi per realizzare il Tram-treno tra Rivalta e Bagnolo, il comune, nello specifico l’assessora Carlotta Bonvicini, è diventato il capofila della tranvierizzazione, neologismo che indica un modo alternativo di usare le ferrovie regionali dell’Emilia Romagna. I treni per motivi di sicurezza, l’introduzione del sistema scmt; scelta ambientali, l’elettrificazione, e di costo, mal si prestano a utilizzare tratte con tante fermate ravvicinate. Fatti i lavori, come successo sulla Reggio-Guastalla, si allungano i tempi di percorrenza e il servizio non è più competitivo ad auto private e bus.
Se a questo aggiungiamo i tanti passaggi a livello quasi sempre abbassati e i pochi passeggeri, il disservizio è servito. Che fare, allora? Dare ragione al Sindaco di Modena e rinunciare a una rete unica nel suo genere, soprattutto nel reggiano, costruita più di cento anni fa, o cambiare strada? Europa Verde chiede alla Regione di sostenere il progetto del Tram Treno di Reggio e finanziare una sperimentazione anche sulla Reggio – Ciano, per un servizio più veloce, efficiente e meno impattante sul traffico.
L’assessora regionale ai trasporti, Irene Priolo, si è detta disponibile a valutare una proposta e c’era già un impegno di massima preso alla fine dello scorso mandato. Il dibattito apertosi a Modena, conferma che il tema è più vivo che mai. Da martedì i treni sulla Reggio-Sassuolo torneranno a correre come prima, ma forse stanno già accelerando verso il futuro.
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