REGGIO EMILIA – La musica non è generata solo dall’emozione: chiedete ai cantanti quanto contino l’esercizio fisico e lo stato di salute per mantenere efficiente il respiro. Essere medici non è solo applicare la scienza: chiedete ai sanitari cosa si provi a vedere un paziente che fatica a emettere quel respiro.
Fabio Mora, cofondatore dei Rio di cui è frontman e da qualche tempo anche solista, ha inciso un singolo: s’intitola “un respiro”. Sarà in vendita dall’8 dicembre e il ricavato andrà a sostegno dell’Aisla, Associazione Italiana Sla, per l’acquisto di presidi sanitari utili all’ambulatorio condiviso di Pneumologia e Neurologia di Reggio Emilia in cui i malati in fase particolarmente critica vengono collegati a un respiratore. L’idea gli è venuta nel corso di una visita con la pneumologa Gloria Montanari, che collabora con la neurologa Elena Canali. “So cosa vuol dire quanto ti manca il respiro – le parole di Mora – Era da tanto che volevo fare qualcosa con la musica anche in questo tempo di pandemia e non ho perso l’occasione”.
Colpisce in percentuale più gli uomini delle donne; l’età media in cui la Sla, la sclerosi laterale amiotrofica, si manifesta, è tra i 50 e i 60 anni. La prognosi purtroppo è ancora nefasta. E’ una malattia neurodegenerativa, che conduce alla paralisi dei muscoli, fino a quelli respiratori. “E’ una malattia rara, ma a Reggio Emilia i malati che abbiamo in carico sono 50”, ha spiegato la Canali.
Una quindicina di questi pazienti sono trattati in tandem nell’ambulatorio condiviso, attivo dal gennaio 2019 al Santa Maria Nuova. “I malati, oltre a problemi respiratori, possono presentare problemi di deglutizione o comunicazione, per cui un approccio univoco è importante e utile”, ha aggiunto la Montanari.
Quando si ha a che fare con malati di questo tipo si ha a che fare anche con le loro famiglie. Lo sanno bene i volontari reggiani dell’Aisla. La presidente Loretta Pavarini ha perso un fratello di 46 anni. Il singolo lo si può acquistare inviando una e-mail all’associazione (mail: aisla.re@gmail.com): costa 5 euro. “Per noi è tantissimo, soprattutto per quello che questo cd ‘contiene’ a livello di sentimenti”, ha detto la Pavarini.
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