REGGIO EMILIA – “Voglio vedere se io un anno e mezzo fa avessi detto ‘Noi qui non vi vogliamo’, non è che questi andavano in Islanda, andavano a Valsamoggia, a Imola oppure a Fidenza e allora la città avrebbe accusato il sindaco di dormire”.
Il sindaco di Reggio Luca Vecchi è tornato a parlare della vicenda Silk Faw: lo ha fatto al teatro Ariosto nel corso di un incontro dal titolo “Reggio Emilia può essere più attrattiva?” a cui ha preso parte anche l’assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Colla. Si è trattato dell’atto conclusivo di un ciclo di tre appuntamenti promossi dall’amministrazione cittadina sul tema del Piano Urbanistico Generale.
“Ci siamo accorti che qualcosa non andava non due settimane fa, ma a inizio 2022”. L’amministrazione comunale – ha rimarcato il sindaco – non ha nulla da rimproverarsi sulla vicenda: “Qui siamo di fronte a un esempio di incapacità privata, non pubblica”.
Silk Faw, come riferito nei giorni scorsi dal nostro Tg, ha depositato lo scorso 6 marzo in Tribunale una istanza di applicazione di misure protettive del patrimonio, mossa che di fatto apre al tentativo di avviare lo stato di crisi per l’azienda.