CASINA (Reggio Emilia) – “Speriamo facciano chiarezza e fughino ogni dubbio, può essere vista come una punizione ma ci sono anche elementi positivi”. Dopo una settimana di silenzio, sono queste le prime dichiarazioni di Stefano Costi, sindaco del secondo comune reggiano nel giro di pochi anni che vedrà arrivare – accadrà dopo Pasqua – gli ispettori di una commissione di accesso voluta dalla prefettura per verificare che non vi sia stato, o che non vi sia, il pericolo di infiltrazioni malavitose nell’operato dell’ente locale. Parole, da parte del primo cittadino, in diretta a Il Graffio, al termine del consiglio comunale durato circa un’ora, vietato alle nostre telecamere, e apertosi con le comunicazione dello stesso Costi in merito alla commissione. “Apprezzo molto il fatto che le opposizioni non abbiano cavalcato la cosa”.
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Un consiglio comunale che non è stato preso d’assalto dalla cittadinanza: tre i casinesi presenti, tra cui due parenti di un consigliere. Costi riferisce di una telefonata, da parte dell’ex prefetto di Reggio Iolanda Rolli, che annunciava l’arrivo della comunicazione ufficiale dell’istituzione della commissione, e di null’altro: nessun elemento riconducibili all’origine di questa decisione, anche se si ipotizza che l’obiettivo principale sia verificare l’operato dell’ex assessore ai Lavori pubblici, l’imprenditore edile Tommaso Manfreda la cui ditta non è stata ammessa alla white list, e nessun riferimento temporale. Il vaglio degli atti si concentrerà sull’operato delle amministrazioni a guida Costi, e quindi dal 2016 a oggi, oppure andrà più indietro nel tempo? “Immagino che una volta qui avranno giustamente il diritto di andare indietro dove vogliono; casina è per la legalità e sono sicuro che si sia operato nel rispetto delle regole.
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