REGGIO EMILIA – Si è aperto lo stato di agitazione in Seta. Ad annunciarlo, in una nota congiunta, i sindacati Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro che parlano dell’avvicinamento dello sciopero di tutta la categoria.
Secondo le sigle sociali, Seta “è una società completamente allo sbando, senza una visione industriale e incapace di reagire tenendo insieme etica pubblica e buona gestione. La governance è un serio problema, sembra quasi che convenga avere l’azienda in ginocchio per poterla assorbire senza tante storie quando, invece, servirebbe un piano di rilancio fortemente condiviso da tutti i soci. Se questo è il film che qualcuno immagina di proiettare, ci saranno delle sorprese”.
In questo 2024, circa 15 autisti hanno lasciato l’azienda e altri lo faranno entro dicembre “non potendo più reggere le condizioni estreme di un lavoro diventato impossibile e pagato peggio. Altri 30 autisti se ne erano andati lo scorso anno – denunciano i sindacati – A casa nostra questo esodo si chiama disastro. E, nonostante questo, l’azienda non ha risposto all’appello delle nostre organizzazioni sindacali che rappresentano la quasi totalità dei lavoratori iscritti. Seta si conferma la società pubblica con il peggior comportamento e ora è inevitabile: abbiamo comunicato l’apertura dello stato di agitazione. Non bisogna avere in tasca un nobel per sapere che a queste condizioni gli autisti non possono fare altro che scappare. Basterebbe un pizzico di rispetto per queste persone e di cultura aziendale per dare loro risposte. Ma Seta se ne guarda bene e prosegue lanciata a 200 km all’ora contro il muro”.
Servizio Tg di Mattia Mariani
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