REGGIO EMILIA – La riorganizzazione della Agenzia delle Dogane locale, destinata a diventare un satellite di quella di Modena, è stata rinviata alla fine del 2025. I sindacati esprimono soddisfazione per il risultato della mobilitazione messa in atto negli ultimi mesi. Una mobilitazione che ha coinvolto anche istituzioni, politica, mondo imprenditoriale. Ora, però, Cgil, Cisl e Uil, unitariamente, chiedono che questa attenzione non si smorzi perché il vero obiettivo é evitare che il progetto vada in porto.
“Chiediamo – spiegano – una partecipazione importante a tutte le istituzioni, alle forze politiche e alle associazioni di categoria: se scorrete gli annali della cronaca politica, difficilmente troverete a Reggio Emilia un tema che abbia unito sindacati e industriali, partiti e Istituzioni locali, regionali e nazionali più del salvataggio dell’Agenzia delle Dogane. Cgil, Cisl e Uil hanno saputo spiegare che questa non è una battaglia di campanile ma il miglior investimento per l’economia reggiana: il nostro territorio vive e cresce grazie alle forti relazioni commerciali con l’estero e l’Agenzia è il playmaker di questo sistema, come dimostrano i 131 milioni di euro di dazi e diritti doganali incamerati dallo Stato nel 2023”.
L’Agenzia delle Dogane, in primo luogo, gestisce il sistema doganale italiano e i processi di import-export di merci e beni. Da questo punto di vista, il suo ruolo assume una particolare importanza nell’ottica delle legalità, per quel che riguarda la lotta alla contraffazione e al contrabbando.
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