REGGIO EMILIA – Hanno destato preoccupazione tra i lavoratori le dichiarazioni rese a Tg Reggio da parte del presidente dell’istituzione Nidi e Scuole dell’Infanzia, Cristian Fabbi, sulla riorganizzazione dei servizi 0-6 anni da maggio a luglio. Le organizzazioni sindacali sono intervenute puntualizzando alcuni aspetti.
“L’istituzione ha un tavolo progettuale sulla gestione degli spazi esterni – ha detto Fabio Bertoia, segretario generale Cisl Funzione pubblica – ma sindacalmente non abbiamo affrontato il tema, quindi non c’è nessun accordo che preveda la modalità dei servizi scolastici in esterna”.
Fabbi faceva riferimento a un accordo in cui insegnati, pedagogisti e personale Ata avevano dato disponibilità per restare al lavoro fino al 17 luglio. Ma, secondo i sindacati, la modalità di svolgimento dell’attività, nei parchi appunto, non è stata discussa. “Siamo disponibili ad analizzare qualsiasi tipo di progetto che aiuti le famiglie in questa fase emergenziale – le parole di Paolo Consolini, funzionario Fp Cgil – però questi progetti devono passare da un confronto con le organizzazioni sindacali e la successiva validazione dell’ufficio dell’igiene pubblica provinciale”.
“Con il posticipo della chiusura dell’anno scolastico – ha spiegato ancora la Cgil – a farne le spese però saranno i dipendenti delle cooperative sociali, per le quali non si attiverebbe il servizio estivo. L’appalto con le coop sociali scade il 30 giugno”.
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