REGGIO EMILIA – Silk Faw esce dall’afasia e batte un colpo. Lo fa attraverso Roberto Fedeli, figura di primo piano del settore dell’auto, vicepresidente esecutivo innovazione e tecnologia dell’azienda. Nelle settimane scorse, di fronte alle voci su una fase di stallo del progetto, Silk Faw aveva scelto il silenzio. Un silenzio che alcuni hanno interpretato come una conferma indiretta delle difficoltà della società mista sinoamericana. Giovedì però Fedeli ha rilasciato un’intervista a Radiocor, agenzia di stampa economica del Sole-24 Ore. Fedeli ha un curriculum di tutto rispetto. Direttore tecnico della Ferrari per 8 anni, ha ricoperto in seguito lo stesso ruolo in Alfa Romeo-Maserati e poi è stato a capo del centro ricerche Fiat.
Nell’intervista il manager spiega che Silk Faw si trova in una fase di costruzione del portfolio di prodotti: “Contiamo di lanciare il primo prodotto, la S9, a partire da fine 2023-inizio 2024. Un secondo prodotto, full electric, si affaccerà alla fine del 2024″. Sono i due modelli che Silk Faw ha annunciato di voler realizzare nello stabilimento di Reggio.
Della hypercar S9 saranno prodotti 350 esemplari all’anno, che saranno venduti al prezzo di 2 milioni di euro l’uno. Superiori i volumi per la S7 full electric: 6-7mila vetture l’anno, vendute a un prezzo compreso fra i 250 e i 300mila euro. Gli altri modelli, relativamente più economici, saranno progettati a Reggio ma prodotti in Cina.
Nelle parole di Fedeli c’è dunque una sostanziale conferma del progetto, che pure è esposto a rischi di varia natura: dalla guerra in Ucraina ai difficili rapporti fra Stati Uniti e Cina fino alla crisi dei semiconduttori che, determinando una grave carenza di microchip, sta mettendo in croce tutto il mondo dell’auto.
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