REGGIO EMILIA – “Noi, per quanto ci riguarda, abbiamo fatto la nostra parte in questo anno mettendoci nella condizione di chiudere la conferenza dei servizi e quindi di consentire la variante per arrivare alla prima pietra. Abbiamo però fatto una scelta, ispirata ad un principio di cautela: chiuderemo la conferenza dei servizi quando il rogito sarà formalizzato definitivamente e quello sarà il giro di boa, il lancio a tutti gli effetti del grande investimento”. Così il sindaco Luca Vecchi sul progetto Silk Faw, per la realizzione dello stabilmento delle auto elettriche di lusso con il coinvolgimento di capitali statunitensi e cinesi.
Il fatto che la società non abbia ancora perfezionato l’acquisto del terreno a fianco dell’autostrada su cui dovrebbe sorgere il quartier generale ha suscitato non pochi dubbi ed è stato letto come il segnale che agli annunci non sono seguiti i fatti. L’opposizione in Sala del Tricolore ha chiesto conto della situazione alla Giunta. Sollecitazioni a cui Vecchi replica così: “Credo che l’intero territorio debba evitare di portare dentro alla speculazione politica la discussione su questa vicenda perchè noi dobbiamo continuare ad essere un territorio attraente per gli investimenti e non invece respingente e questo dipende anche da noi”.
I contatti con la componente cinese del progetto non si sono affievolite negli ultimi tempi, ma al contrario si sono intensificati, tiene a rimarcare il sindaco: “Facciamo call tutte le settimane con i rappresentanti di questa azienda, sono stato io stesso la settimana scorsa ad incontrare il console cinese a Milano. Riscontriamo un grande interesse non soltanto all’investimento industriale ma anche alle relazioni culturali, turistiche e di altro tipo”.
Silk Faw Automotive Group Italy, che ha sede al Tecnopolo di Reggio, ha assunto ormai quasi 100 dipendenti. Il lavoro di progettazione dei modelli è in fase avanzata.
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