REGGIO EMILIA – Ieri, 5 settembre, era il termine che Silk Faw aveva fissato per depositare la prima pietra dello stabilimento che dovrebbe – condizionale quanto mai d’obbligo – sorgere a Gavassa per la produzione di auto di lusso elettriche. Dal momento, tuttavia, che nulla è stato fatto nemmeno ieri – ma manca ancora il rogito, quindi nulla si poteva fare – ci hanno pensato gli esponenti del Movimento 5 Stelle reggiano a porre la prima pietra, ponendo in cima a essa una macchinina-giocattolo.
“Neanche questo termine è stato rispettato dall’azienda – fanno sapere i grillini – così come non è stato rispettato il termine per il rogito dei terreni, come non sono stati inviati gli impegni sottoscritti dal presidente Krane per Silk-EV e dall’ingegner Li Chongtian per la cinese Faw nella famosa international call del 25 luglio scorso”.
“Il nostro sindaco Vecchi dovrà scontrarsi con la realtà – hanno aggiunto gli esponenti locali del M5S – che a oggi vede una azienda controllata dalle isole Cayman a voler chiedere milioni di finanziamenti pubblici solamente per far fronte alle spese di gestione ordinaria, come anche il pagamento degli stipendi dei lavoratori che hanno fatto affidamento non solo sulle promesse di Kraine, ma soprattutto sugli impegni e sull’entusiasmo palesato e promosso dalla Regione di Bonaccini e dal sindaco, a fronte di nessuna garanzia da parte dell’azienda”.

Da sinistra: Davide Zanichelli, Daniele Piccoli, Paola Soragni, Giancarlo Setti, Gianni Bertucci e Maria Laura Mantovani