REGGIO EMILIA – C’è un obiettivo generale, potremmo dire concettuale, che è quello di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sul tema della sicurezza sul lavoro, alla luce delle tragedie evvenute la scorsa settimana sul nostro territorio. C’è poi un obiettivo specificio, ossia la richiesta al Governo di potenziare l’organico dell’ispettorato del lavoro. Gli addetti due anni fa erano 20, un numero aumentato ora di 5 unità. Tra queste 25 figure, 6 stanno effettuando un periodo di formazione. Un quadro che rimane dunque deficitario.
E’ confermato per giovedi mattina davanti alla Prefettura il presidio promosso unitariamente da Cgil, Cisl e Uil. I sindacati hanno ricevuto comunicazione nelle ultime ore del fatto che propri rappresentanti, nell’occasione, saranno ricevuti dalla prefetta Maria Rita Cocciufa per un punto della situazione. Gli stessi sindacati inoltre continuano a invocare la convocazione da parte della Provincia di un tavolo territoriale dedicato alla sicurezza sul lavoro.
In un comunicato datato 28 settembre i sindacti scrivevano: “Sempre con la Provincia è necessario dare gambe al tavolo previsto dal Patto regionale per il lavoro e il clima (del giugno 2022 ndr). Tutti i soggetti potenzialmente coinvolti (Ispettorato, Inail, Spsal, Enti Bilaterali, Associazioni di Impresa, Provincia, Comuni, Prefettura, Procura) devono avviare un confronto serrato che porti ad azioni concrete per raggiungere l’obbiettivo per noi possibile di zero infortuni nei luoghi di lavoro”. Ad oggi, però, lamentano gli stessi sindacati, dalla provincia non è arrivato alcun segnale.
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