REGGIO EMILIA – “Oggi c’è troppa fretta di finire i lavori, spesso i lavoratori sono vittime di troppe pressioni in tal senso”. Sono parole di denuncia quelle pronunciate ai microfoni di Tg Reggio da Davide Vasconi, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale della Cgil, una figura che entra in campo qualora non si proceda in una ditta alla elezione tra i lavoratori di un rappresentante interno per la sicurezza.
Si tratta, dunque, di una figura che effettua periodicamente ispezioni nei cantieri e sui posti di lavoro in generale: “Bisogna lavorare sulla cultura e sulla consapevolezza delle persone – dice Vasconi – e bisogna far capire ai proprietari di una casa che se hanno commissionato dei lavori sul tetto, ad esempio, e vedono operai non legati, li devono cacciare”.
Oggi i sindacati hanno indetto uno sciopero di quattro ore del comparto edìle a seguito dell’incidente in cui venerdì scorso in un cantiere a Borzano di Albinea aveva perso la vita il muratore 56enne Roberto Alessandri. Cgil, Cisl e Uisl hanno dato vita a un presidio davanti al Palazzo del Governo e una delegazione ha poi incontrato il Prefetto Iolanda Rolli. “Chiediamo l’impegno del Governo per maggiori tutele in materia di sicurezza sul lavoro”, ha detto Sanatino Aliberti, segretario della Fillea Cgil di Reggio. “Noi ci battiamo per l’introduzione di una sorta di patente a punti per le imprese edili”, ha invece affermato Salvatore Cosma della Filca Cisl Emilia Centrale.
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