REGGIO EMILIA – Nel maggio del 2021 la Cisl aveva lanciato l’allarme sulla carenza di organico con cui deve fare i conti l’Ispettorato territoriale del lavoro a Reggio. Gli addetti due anni fa erano 20, un numero aumentato ora di 5 unità. Tra queste 25 figure, 6 stanno effettuando un periodo di formazione. Un quadro che rimane dunque deficitario e a proposito del quale il sindacato va nuovamente alla carica in questi giorni nei quali il tema della sicurezza sul lavoro è tornato drammaticamente all’attenzione delle cronache nazionali dopo la tragedia ferroviaria di Brandizzo.
“C’é stata una iniezione di personale, ma non è sufficiente. Se ci fossero più addetti in funzione potrebbe essere svolta un’opera più efficacie non solo per quanto riguarda i controlli, ma anche la prevenzione” dice Rosamaria Papaleo, segretaria della Cisl Emilia Centrale. Il quadro relativo alla rete ferroviaria è preoccupante, ammonisce la Cisl: “Servono tanti interventi di manutenzione, ma spesso si lavora con troppe pressioni e troppe esigenze di produzione”.
Al sindacato le segnalazioni di irregolarità nei cantieri ferroviari e non, purtroppo, non mancano: “Ne arrivano di frequente, soprattutto nel settore ferroviario”. La Cisl torna a invocare, infine, la convocazione da parte della Provincia di un tavolo territoriale dedicato alla sicurezza sul lavoro: “Lo abbiamo chiesto più volte come indicato dalla Regione”.
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