REGGIO EMILIA – La morte di Luana D’Orazio, la 22enne morta sul lavoro in una azienda di Montemurlo di Prato, ha riacceso l’attenzione sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. “In ogni provincia c’è un organico di differenti organismi che, sul tema, opera ogni giorno – spiegano dalla Cisl Emilia Centrale – Sono gli Ispettori del lavoro (alle dipendenze dell’Ispettorato territoriale del lavoro), gli ispettori dell’Inps, gli ispettori dell’Inail e i tecnici della prevenzione infortuni sul lavoro Ausl”.
A Reggio sono 41.000 le aziende con almeno 1 addetto, per un complessivo di 242.805 lavoratori. Si sono registrati 7 infortuni mortali su lavoro nel 2020 e 5 nel 2019. Il ministro del lavoro Andrea Orlando ha parlato di carenze di organico e ha detto di aver “sbloccato un concorso da duemila unità per l’ispettorato nazionale del lavoro”. Basterà?
Gli ispettori del lavoro dell’Ispettorato territoriale del lavoro, che operano nelle ditte per verificare la regolarità rapporti di lavoro, il rispetto delle norme di salute e sicurezza soprattutto in ambito edile e dal 2020 i controlli per la verifica del rispetto dei protocolli anti covid, sono 20 a Reggio. Ai 5 ispettori del lavoro dell’Inps compete, invece, di verificare in prevalenza la regolarità e contributiva nelle ditte.

Secondo Rosamaria Papaleo, segretaria Cisl Emilia Centrale, a Reggio e Modena l’organico del solo ispettorato del lavoro, sarebbe sottodimensionato almeno del 30%, per effetto di mancate assunzioni, anche sul fronte amministrativo. Una situazione comune a molte province italiane.
Gli ispettori dell’Inail sono 4 e hanno anche il compito di vigilare il corretto versamento da parte delle ditte dei premi assicurativi e di condurre le inchieste di infortunio sul lavori. S
“Con l’avvio dell’Ispettorato nazionale del lavoro – afferma Papaleo – il ruolo degli ispettori territoriali di Inps e Inail è ad esaurimento quindi non verranno rimpinguati dai rispettivi enti, ai sensi del decreto attuativo del Jobs Act (n. 149/2015). Infatti, i futuri ispettori faranno parte del futuro nuovo ruolo unico ispettivo assieme ai colleghi dell’Ispettorato dal lavoro dove, però, sono da aumentare le assunzioni come indicato dal Ministro Orlando”.

Domenico Chiatto (Cisl)
I tecnici del Servizio prevenzione infortuni sul lavoro (Spal) delle Asl sono solo 36 (su 95 dipendenti) a Reggio. A loro il compito di ispezionare 26.800 aziende.
“Nel 2020 – spiega Domenico Chiatto – i controlli dell’Asl sono stati fortemente indirizzati a vigilare sui focolai di Covid nelle fabbriche, ma gli ispettori Asl erano i medesimi. Questo richiama all’attenzione sui diversi altri aspetti della sicurezza che, nonostante lo sforzo encomiabile degli ispettori, rischiano di essere trascurati. Da qui il nostro appello a valorizzare e potenziare questi ruoli alle Aziende sanitarie”.












