REGGIO EMILIA – A fine agosto il cordoglio era stato unanime e le polemiche erano state roventi dopo la tragedia ferroviaria lungo la linea Milano-Torino dove 5 operai rimasero ucciso travolti da un treno. Ora la situazione si ripete dopo quanto avvenuto nel crollo del cantiere Esselunga di Firenze.
Il territorio reggiano ha visto nel 2023 da poco concluso il verificarsi di 7 incidenti mortali sul lavoro (due nel giro di pochi giorni a inizio ottobre), nell’anno precedente, il 2022, erano stati tre. In provincia di Reggio si sono verificati nel 2023, 23 infortuni sul lavoro al giorno.
Sul tema c’é da registrare un duro intervento della Cisl che in una nota denuncia “la follia” di un Paese che dice di voler più controlli per prevenire le morti sul lavoro e poi schiera 31 ispettori a Reggio e 30 a Modena, per un totale di 126.000 imprese. “E’ una presa in giro”, dice la segreteria Cisl Emilia Centrale Rosamaria Papaleo.
!A Modena e Reggio – prosegue il sindacato – sono stati attivati, questo sì, i tavoli provinciali previsti dal patto regionale ed è un passo avanti, sono luoghi dove le Istituzioni, le imprese e i sindacati possono e devono battere pari ma ancora non basta. Rischiamo di fare ottime analisi, di inquadrare alla perfezione il problema ma poi si torna al punto di partenza: servono controlli, ne servono tanti e per farli occorre non solo una strategia ma del personale!.
Su questo fronte la Cisl ha già dato il via ad una mobilitazione nazionale con assemblee nelle fabbriche, nei cantieri, negli uffici e nei luoghi della produzione.
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