REGGIO EMILIA – Le telecamere sugli autobus saranno collegate con le sale operative delle forze dell’ordine tramite la centrale di Seta, per una sorveglianza “in diretta” e un tempestivo intervento. Un protocollo siglato in prefettura – presenti il prefetto Iolanda Rolli, il presidente di Seta Antonio Nicolini e l’amministratore dell’Agenzia per la Mobilità, Stefano Riva – dà il via libera a creare la rete con le forze dell’ordine.
Per quanto riguarda le altre province del bacino di Seta, a Piacenza era accaduto un anno fa, a Modena lo scorso novembre. Ora, anche a Reggio c’è questo strumento in più. Non una decisione quindi presa in seguito all’aumento degli atti vandalici a bordo dei mezzi, per non parlare dell’accoltellamento sul bus della linea 5 del 16 marzo in viale Piave, visto che l’iter per arrivare a qui ha richiesto un po’ di tempo, ma sicuramente una risorsa in più per contrastare il fenomeno. Tempi tecnici di collegamento permettendo, a breve verrà quindi realizzato il collegamento degli impianti dei mezzi.
Tutti i bus in servizio a Reggio, 270 mezzi, sono oggi dotati di sistema di videosorveglianza: l’installazione è stata completata grazie al contributo da 700mila euro della Provincia, unico ente tra i tre del bacino di Seta ad aver aiutato in questo. Le telecamere possono essere attivate con allarme manuale azionato dall’autista, oppure automatico azionato da sensori di movimento. E’ previsto che il conducente del bus possa contattare la sala operativa di Seta attraverso un pulsante di allarme, con immediata geolocalizzazione del mezzo da parte della centrale operativa dell’azienda di trasporto pubblico. I dispositivi sono in funzione 24 ore su 24, anche quando il bus è fermo al capolinea o parcheggiato in deposito.
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