REGGIO EMILIA – L’ultimo, grave, incidente verificatosi a inizio settimana lungo via Freddi a San Bartolomeo ha giustamente riportato l’attenzione di residenti e non solo sul problema della sicurezza stradale nella frazione del capoluogo.
Le strade che più preoccupano sono, appunto, via Freddi, lunghissima arteria che da Codemondo porta dentro il paese e che termina a Ghiardello, oltre a via Tirabassi, che invece collega San Bartolomeo a Coviolo. Le auto, tanto su una strada quanto sull’altra, viaggiano spesso ad alta velocità divenendo una fonte di pericolo non solo per chi le incrocia ma anche per pedoni e ciclisti.
“Tutti i giorni percorro via Freddi e riconosco che l’alta velocità è un grosso problema – le parole di Eleonora Aldini, uno dei due coordinatori del controllo di comunità di San Bartolomeo – Nella prima parte, se imboccata da Codemondo, presenta curve e salite, la parte a sud del centro abitato è un lungo rettilineo e tanta gente finisce fuori strada oppure genera incidenti”. Nonostante i ristretti limiti di velocità dall’inizio alla fine di via Freddi, tanti automobilisti non lo rispettano sostanzialmente mai, se non in corrispondenza di rotonde. Due le soluzioni per cercare di abbassare velocità e, consequenzialmente, tasso d’incidentalità: “Molti propongono di installare dossi o platee, come quelli già presenti nel tratto finale di via Tirabassi nella zona sotto Castelbaldo – ha detto la Aldini – ma essendo presenti nella frazione molte aziende agricole, le strade sono percorse da trattori: ciò causerebbe problemi ad alcuni agricoltori. L’alternativa ritenuta più efficace è installare un sistema di autovelox tutor, come quello funzionante in via Teggi, a Nord e a Sud di via Freddi e in via Tirabassi”.
Intanto, per quanto concerne la parte Nord di via Freddi, i cittadini hanno dato vita a una raccolta firme per completare la ciclopedonale già realizzata nella parte sud Ghiardello-San Bartolomeo: “E’ importante questa infrastruttura – ha commentato la Aldini – perché in quel modo si possono mettere in sicurezza pedoni e ciclisti che, altrimenti, sono costretti a prendere l’auto per fare 1 km e raggiungere Codemondo”. L’opera era stata sovvenzionata dal Comune nel 2019, poi la sovvenzione è stata tolta dal bilancio con l’arrivo del Covid.
Recentemente, la Aldini è tornata alla carica con la segreteria dell’assessorato ai Lavori pubblici in capo a Nicola Tria per richiedere l’installazione dei tutor: “Ci devono informare sullo stato dell’arte, siamo in attesa. Presto avremo anche un incontro con l’assessora Bonvicini per capire invece il destino della ciclabile. In ballo, poi, c’è uno altro progetto approvato 5 anni fa, ovvero la costruzione di una rotonda all’imbocco Sud del paese”.
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