REGGIO EMILIA – Quindici misure di allontamento e una denuncia: è l’esito dei controlli messi in atto dalle forze dlel’ordine nelle cosiddette zone rosse istituite in città dalla loro introduzione, ossia dallo scorso 10 febbraio. Il dato è stato fornito dalla dirigente della Questura Angela Cutillo in Sala del Tricolore in occasione del Consiglio Comunale aperto dedicato al tema della sicurezza e richiesto dalle opposizioni unite. In aula hanno riferito, oltre alla dirigente della Questura, anche il capitano Gloria Salvati dell’Arma dei Carabinieri, il tenente colonnello Danilo Giuseppe De Mitri per la Guardia di Finanza e il comandante della Polizia Locale Italo Rosati che si è soffermato sull’importanza della videosorveglianza e sul controllo di comunità: “Verranno implementati i sistemi di videosorveglianza e c’è una intensificazione dei rapporti con i gruppi di controllo di vicinato”, le parole di Rosati.
Il sindaco Marco Massari nel suo intervento ha riferito, tra gli altri aspetti di impegno dell’amministrazione, anche dell’ipotesi di accedere a fondi regionali per l’istituzione dei cosiddetti “street tutor”. Si tratta di nuove figure professionali, già adotatte ad esempio a Bologna, Imola, Parma, che potranno essere impiegate in attività di prevenzione dei rischi e di mediazione di situazioni di conflitti.
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