REGGIO EMILIA – Lunedì scorso, durante la seduta del Consiglio comunale, in Sala del Tricolore è stata data lettura dei risultati delle prime due settimane di lavoro delle forze dell’ordine nelle zone rosse istituite in città tra piazzale Marconi e paraggi, centro storico e area tra Mirabello e via Emilia Ospizio. Dal 10 al 24 febbraio, sono state controllate 1.174 persone in tutto, il 62% dei quali di nazionalità straniera. Quelle invitate ad allontanarsi sono state 16, dunque una di media al giorno, con una denuncia sporta.
“La zona rossa è uno strumento molto specifico e limitato al territorio – commenta il vicesindaco Lanfrando De Franco – I fatti di cronaca ci dicono che il tema sicurezza è diffuso in tutta la città, come in tante altre città. Ovviamente, rimane il tema della necessità di avere organici adeguati, soprattutto per le forze dell’ordine che dipendono direttamente dallo Stato. Al di là delle zone rosse, bisogna che un governo che a parole fa della sicurezza un punto di forza, nei fatti aiuti più concretamente i territori”.
De Franco ha poi chiarito la posizione dell’amministrazione comunale circa la manifestazione che ambienti di estrema destra stanno organizzando nella nostra città per il prossimo 29 marzo. “E’ fondamentale che chi deve tutelare l’ordine, lo faccia. Siamo lontani da ogni forma di manifestazione contraria alla legge. Il nostro territorio avrà la forza di chiarire che fascisti e neofascisti non sono i benvenuti a Reggio Emilia. Inoltre, non vogliamo che a Reggio succedano le cose accadute a novembre a Bologna”.
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