REGGIO EMILIA – L’approccio applicato alle ex Reggiane mutuato in zona stazione, pur nelle diversità delle situazioni: su tutte, il fatto che la stazione non potrà essere chiusa e il progetto dovrà coesistere con le fuzioni del luogo. Scatta il piano per risanare la zona attorno a piazzale Marconi in maniera inclusiva, partendo dalle persone.
Spiega Daniele de Marchi, assessore al welfare di Reggio: “Facendo cosa? Prima di tutto conoscendo le persone e capendo quale sia il percorso più adatto a ciascuno: sanitario, o di accoglienza, o di contrasto alla dipendenza”
In giorni in cui si invoca l’esercito, l’assessore Marchi parla di “esercito della solidarietà”. Verranno chiamati a raccolta gli operatori che già lavorano con queste persone, in modo da agire in maniera sistematica ma soprattutto integrata. Più filoni, non alternativi ma paralleli. Nei prossimi giorni, dice, Comune e Ausl verranno convocati in prefettura per iniziare a definire i contorni del piano.
“E’ importante – aggiunge – che venga mantenuto il lavoro assieme alle forze dell’ordine”.
Rispetto alla richiesta di aumentare i posti letto a disposizione per i senza fissa dimora, Marchi parla di una scelta che da qualche anno a questa parte punta ad un’accoglienza diffusa e annuale, non invernale. E aggiunge che, se le temperature dovessero scendere, verrebbe attivata la palestra del Mirabello. Ma ricorda anche le condizioni in cui si opera quotidianamente: quelle di leggi statali che non permettono agli enti locali di farsi carico di persone irregolari.
“Noi ci accorgiamo di queste persone quando stanno male e devono andare in ospedale oppure quando fanno qualcosa e interviene la polizia”.
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