REGGIO EMILIA – Dopo che il sindaco Massari ne aveva parlato in Sala del Tricolore durante la seduta del consiglio comunale dello scorso 24 febbraio, il percorso “street tutor” va avanti. La Giunta ha infatti approvato una delibera che prevede di potesri dotare di queste figure con la richiesta da parte del Comune al Ministero dell’Interno di usufruire di risorse economiche contenute nel Fondo sulla sicurezza urbana che ogni anno proprio il Viminale mette a disposizione degli enti locali.
Il Comune di Reggio ha chiesto la somma di 150mila euro per il 2025 e la stessa cifra per il 2026. Si tratta di risorse che oltre all’ingaggio degli street tutor potrebbero portare anche all’assunzione a tempo determinato di due agenti di Polizia Locale. Gli street tutor, se la proposta verrà accolta, sarebbero dieci e agirebbero in coppia.
Ma che cosa rappresenta questa figura e come é destinata a operare? Non si tratta di bodyguard, o vigilantes: è più corretto parlare di mediatori adeguatamente formati dedicati alla prevenzione dei rischi e alla mediazione dei conflitti negli spazi pubblici, in particolare nelle aree adiacenti a locali ed eventi, ma non solo. L’idea é quella di coinvolgerli nei controlli nelle zone rosse oppure in altri punti della città individuati in collaborazione con la Prefettura.
Questo tipo di addetti sono già stati sperimentati in altre città emiliane come le vicine Parma e Modena.