REGGIO EMILIA – La crisi del settore delle costruzioni e della presenza cooperativa in questo comparto è arrivata all’ultimo atto. Ieri l‘assemblea dei soci di Sicrea ha deliberato la messa in liquidazione della società.
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A meno di due mesi di distanza dalle dimissioni di Luca Bosi dalla presidenza, cala il sipario su Sicrea. La società che a partire dal 2012 aveva rilevato i cantieri di Coop Muratori Reggiolo, Orion e poi di altre aziende del settore, ricollocando nel tempo più di 600 addetti, non ce l’ha fatta. I soci hanno dovuto prendere atto di un preconsuntivo 2019 con quasi 22 milioni di perdite e deliberare la messa in liquidazione della società. In una lettera inviata ai circa 200 dipendenti, l’amministratore delegato Adriano Nicola parla di “margini di commessa azzerati, crediti non prontamente incassabili, costi fissi insopportabili e un debito diffuso, scaduto da tempo, che coinvolge centinaia di fornitori e subappaltatori”.
Lo stesso Nicola, amministratore delegato dal novembre scorso, ha tentato un’ultima difficile operazione di salvataggio, cercando un operatore del settore disponibile ad affiancare i soci finanziatori. Ma nessuno ha accettato una sfida che, come ammette lo stesso manager di Sicrea, “conservava un forte rischio di insuccesso, in un settore ormai sepolto da 12 anni di crisi e da pochi mesi di pandemia”. La decisione del Consorzio Integra di revocare “parzialmente” le commesse assegnate e di trattenere alcuni milioni di ricavi oggetto di contenzioso è stata solo il colpo finale. Sicrea non riuscirà neppure a pagare gli stipendi di febbraio: la carenza di liquidità e il mancato incasso dell’anticipo su una fattura hanno reso impossibile raggiungere anche questo minimo obiettivo. Liquidatore è stato nominato Alfredo Medici.
Nella sua pur breve storia, Sicrea ha realizzato interventi importanti, come il Core, l’Ipercoop Baragalla e il capannone 17 delle ex Reggiane.
Attualmente l’azienda gestiva una sessantina di cantieri in tutta Italia.
La nota di Legacoop Emilia Ovest
Il 28 marzo 2020 l’assemblea dei soci di SICREA spa ha deliberato l’avvio della procedura per una liquidazione ordinata della società. La difficile situazione, il blocco delle attività che si è reso necessario a seguito dei recenti decreti, ha obbligato la proprietà ad organizzare un piano di gestione della crisi aziendale con l’obiettivo di salvaguardare il “progetto” SICREA Group, pur dovendo affrontare una significativa ristrutturazione.
 Il mandato consegnato allo staff che dovrà gestire questa fase è quello di valorizzazione gli asset aziendali, anche attraverso operazioni straordinarie e la ricerca di partner. Sono obiettivi primari la corretta prosecuzione dei cantieri e delle attività ed il massimo sforzo per mantenere l’occupazione.
 Lo staff dei professionisti che si occuperà della gestione sono il Prof. Montanari, Prof. Vignudelli, Avv. Napolitano, Avv. Fasano, Avv. Marracino di Roma, coordinati dal liquidatore Alfredo Medici.
 L’evolversi drammatico dell’epidemia Covid-19 sta mettendo a dura prova le possibili azioni di sistema che la cooperazione può esprimere per sostenere le imprese in difficoltà. Nei prossimi mesi, molti settori dovranno gestire crisi di liquidità con il conseguente rischio per la continuità operativa. In questo momento le difficoltà sono maggiori nei settori, come quello delle costruzioni, che già stavano scontando un grave stato di crisi. 
 Bastano alcuni dati riferiti agli ultimi 10 anni: sono fallite 125.000 imprese in Italia (fonte ANCE); persi 70 miliardi di euro di investimenti di cui 66% nel comparto residenziale e 27% non residenziale (fonte ANCE); persi 539.000 posti di lavoro (fonte Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro) di cui 30.000 in Emilia-Romagna e di questi 4500 erano occupazione cooperativa.










