REGGIO EMILIA – Si è riunito questa mattina a Parma l’Osservatorio Permanente sugli Indirizzi Idrici del Distretto del Fiume Po: nonostante le piogge degli ultimi giorni il livello di criticità idrica rimane elevato. Tra i territori più colpiti c’è proprio quello reggiano.
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Il territorio reggiano è tra quelli del Bacino del Po in cui il livello di criticità idrica è più elevato, nonostante le precipitazioni degli ultimi giorni cadute peraltro in maniera disomogenea sull’intero distretto del grande fiume. Una situazione di siccità che influisce sulle coltivazioni e sull’attività del settore agricolo come rimarca lo stesso Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Meuccio Berselli.
“Il contesto generale non è migliorato. Alcune aree soffrono da più di un mese. Lo sforzo di tutti è concentrato per agire in modo mirato per salvaguardare le economie locali nell’anno della ripartenza e dell’ambiente del Po vero polmone indispensabile per il territorio padano. Le previsioni d’instabilità per la prossima settimana potrebbero infatti non dare quanto sperato da tutti”.
Per venire incontro, nel frattempo alle esigenze del mondo dell’agricoltura, la Regione Emilia Romagna ha deciso di rinviare la sospensione del prelievo di acqua dai fiumi almeno fino al 13 luglio. Un provvedimento accolto favorevolmente dalla Coldiretti che aveva effettuato richieste in tal senso.
“Accogliamo con favore il provvedimento dell’Assessore regionale all’ambiente Irene Priolo che, accogliendo la nostra richiesta di rinvio di eventuali sospensioni di prelievi di acqua dai fiumi per uso agricolo, ha dimostrato attenzione per il nostro settore, a fronte di un provvedimento inatteso e probabilmente troppo precipitoso”. Così il presidente di Coldiretti Emilia Romagna Nicola Bertinelli.
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