BOLOGNA – Gli agricoltori dell’Emilia Romagna da martedi 13 luglio rischiano di non aver più acqua per irrigare i campi. Non da domani, come paventato dalle associazioni di categoria, ma la differenza è poca. “La crisi idrica che sta interessando la nostra regione, a causa delle difficili condizioni meteo rilevate in questi giorni, e le conseguenti ripercussioni per le nostre aziende agricole preoccupano e sono ben note”, dice l’assessore regionale all’Ambiente Irene Priolo, che appunto sottolinea come il nuovo sistema di Arpae, entrato in vigore il 7 luglio, per regolare i prelievi di acqua nei corsi idrici emiliano-romagnoli, in situazioni di scarsità, scatterebbe fra qualche giorno. Eventualità comunque drammatica per i lavora in campagna. “Lunedì 12 luglio – prosegue l’assessore – ho convocato, per la seconda volta, il tavolo con tutti gli stakeholders, dalle organizzazioni agricole alle parti sociali. Durante quest’incontro saranno comunicate le decisioni prese dall’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel distretto idrografico del fiume Po che si riunirà domani, oltre alle disposizioni della Regione Emilia-Romagna per fronteggiare la crisi idrica in alcune aree e alcuni chiarimenti sul nuovo sistema di regolazione dei prelievi in situazioni di scarsità idrica”.
Siccità prolungata, i campi dell’Emilia Romagna da martedì a secco
8 luglio 2021
Per il nuovo sistema di Arpae, entrato in vigore il 7 luglio, per regolare i prelievi di acqua nei corsi idrici emiliano-romagnoli, in situazioni di scarsità: interviene l’assessore Priolo
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