REGGIO EMILIA – Guardate questo grafico: è stato realizzato dall’autorità di bacino distrettuale del fiume Po e risale all’11 luglio scorso. Due crocette nere a fianco della striscia rossa per indicare lo stato di gravità nello scenario di severità idrica. Quel giorno, gli esperti erano consci che, pur con lavori eccezionali effettivamente messi in atto nella settimana che si sta per chiudere, sarebbe stato possibile fornire tutta l’acqua necessaria agli agricoltori.
Dal giorno 11 a oggi, però, il Po si è abbassato di altri 20 cm e le temperature torride che già si stanno registrando e che permarranno sul nostro territorio inducono al pessimismo. Il 22 luglio l’autorità di bacino si esprimerà nuovamente. Se fino a oggi sono state solamente suggerite modalità di comportamento per non sprecare acqua, è molto probabile che da venerdì prossimo scattino precise norme con annesse sanzioni per regolare l’approvvigionamento da parte degli agricoltori.
Nell’ultima settimana, grazie a turnazioni che hanno portato a irrigare anche di notte e a lavori straordinari effettuati a Boretto, il flusso idrico, seppur a volte con qualche ritardo, è arrivato su tutte le campagne del nostro territorio. Nei prossimi giorni questo potrebbe non essere più garantito, anche perché proprio nel momento in cui verrà richiesta più acqua a causa delle temperature più alte, la portata del Po sarà presumibilmente più scarsa di quanto già non sia.
I tecnici della Bonifica hanno fatto l’impossibile fino a questo momento per garantire l’irrigazione ai campi, ma impianti e quantità ora sono davvero allo stremo. Uno scenario che spaventa gli operatori del settore.
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