REGGIO EMILIA – 36 milioni e 700 mila euro: è la prima stima del costo degli interventi necessari per fronteggiare in Emilia Romagna l’emergenza siccità nel breve e medio periodo. La lista è stata inoltrata al Governo dalla Regione, allegata alla richiesta dello stato di emergenza nazionale che segue la dichiarazione dello stato di crisi regionale.
“Abbiamo messo insieme tutti gli elementi che servono per affrontare lo stato di emergenza, tra cui la possibilità di fare interventi urgenti per l’approvvigionamento idropotabile, come l’installazione di pompe idrivore, la possibilità di fare dei pozzi in alveo e c’è la possibilità di mettere le autobotti per i cittadini questo in particolare nell’appennino parmense”, spiega Irene Priolo, assessore regionale alla Protezione Civile.
Le piogge delle ultime ore hanno portato un pò di sollievo. Soprattutto in Piemonte si sono toccati i 60 mml e i livelli del Po sono cresciuti. Non solo: il lago Maggiore è salito sopra lo zero, anche il Garda, i cui livelli già non destavano preoccupazione, ha avuto benefici. Sommando gli interventi straordinari messi in campo dal consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale, come la pulizia dalla sabbia delle idrovore a Boretto, si può continuare a prelevare acqua da destinare all’agricoltura, pur con una riduzione del 20%. ‘Un ristoro che si esaurirà in pochi giorni’ dice l’autorità distrettuale del Fiume Po, che poi si rivolge ai territori del nord.
“Le precipitazioni sono molto importanti perchè consentono di saltare un turno di irrigazione – le parole di Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità del Fiume Po – in realtà abbiamo spostato il problema di dieci giorni perchè se avessimo ridotto correttamente i prelievi nei giorni scorsi come avevamo previsto oggi avremmo un bacino del Po in minore sofferenza e soprattutto la portata nel delta sarebbe maggiore, parliamo troppo e facciamo troppo poco”.
I livelli del Po sono destinati a rimanere per ora ai minimi storici: la stazione di monitoraggio di Boretto segna -4,37 metri rispetto allo zero idrometrico. Nel 2006 si era raggiunto -4,51 ma era fine luglio. La Regione chiede inoltre al governo un coordinamento sovraregionale. La palla ora passa al Premier Draghi.
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