VENTASSO (Reggio Emilia) – ”La portata è al di sotto delle medie del periodo – le parole di Federico Natalini, tecnico impianti Ireti – perché non ha avuto occasione di ricaricarsi nei mesi invernali; rispetto ai massimi che si registrano nel periodo di marzo e aprile, purtroppo siamo più bassi di un 40-50%”.
Risorse dimezzate per l’acquedotto della Gabellina. Dall’impianto situato sopra Collagna dipende il servizio idrico di vari comuni della parte sud della Provincia, per un totale circa di 35mila abitanti. Un bacino di utenti che complessivamente, nel 2021, ha consumato grossomodo 5 milioni di metri cubi di acqua. La perdurante siccità che sta accompagnando il nostro territorio dall’inverno scorso complica la fornitura. “E’ un compito gravoso, le risorse stanno andando a livelli minimi, inferiori a quelli del 2017 e del 2003. La risorsa in ballo è poca e le reti sono molto vaste”, ha spiegato Tiziano Genitoni, tecnico di Ireti.
Sono 1.200 i chilometri di tubature attraverso le quali passa l’acqua raccolta dall’acquedotto della Gabellina, che la riceve da diverse sorgenti. Diviso in una parta alta e in una bassa, il manufatto è stato teatro di una visita da parte di un gruppo di studenti ospiti a Busana del soggiorno estivo organizzato dalla Uisp. La struttura, che si estende per 100 metri, è apparsa come una lunga grotta ai giovani componenti della comitiva. Ai quali le buone pratiche utili al risparmio idrico sono ben note.
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