BOLOGNA – Piano anti-siccità, è partita in Emilia-Romagna la definizione delle opere da mettere in atto. La cabina di regia ha condiviso gli interventi più urgenti da inserire nelle richieste da sottoporre alla protezione civile, comprese le misure di assistenza alla popolazione e le opere necessarie per ripristinare la funzionalità dei servizi pubblici e delle reti. Dopo la dichiarazione di stato di emergenza nazionale sulla crisi idrica, all’Emilia-Romagna sono stati assegnati 10 milioni e 900 mila euro.
Nel dettaglio degli interventi proposti da aziende territoriali e consorzi di bonifica, nel reggiano si prevede di completare un pozzo in alveo a Toano, la Burana di riparare e impermeabilizzare la canaletta Cer in modo da ridurre le dispersioni, il consorzio Emilia centrale intende abbassare il canale di adduzione agli impianti sul Po a Boretto con l’impermeabilizzazione di un tratto del canale demaniale d’Enza e sul canale emiliano-romagnolo occorre rimuovere dei sedimenti per agevolare i flussi idrici verso le elettropompe. Ancora sul Secchia, l’agenzia regionale ha previsto interventi di risagomatura dell’alveo a monte della traversa di Castellarano, dove si trovano diverse captazioni ad usi plurimi. Infine, l’Emilia-Romagna ha in corso anche accordi di reciproco aiuto con le regioni confinanti.
Siccità, all’Emilia Romagna 11 milioni di euro per lo stato di emergenza. VIDEO
11 luglio 2022Il presidente Stefano Bonaccini: “Già pianificati numerosi interventi, da nuovi invasi a miglioramenti su canali e opere idrauliche”










