REGGIO EMILIA – E’ morta questa mattina, Giorno della Memoria, nella sua abitazione in città la staffetta partigiana Giovanna Quadreri.
Una risata coinvolgente quanto la sua forza. L’ironia che nei suoi racconti, nonostante parlassero di guerra e di lotta, non mancava mai. Era minuta Giovanna, ma tenace e combattiva proprio come una staffetta doveva essere. A 15 anni, quando le ragazzine pensano ai primi amori, inforcava una bicicletta e da Carpineti andava a Reggio Emilia a portare messaggi ai partigiani e tenere i collegamenti con il comando militare cittadino della Resistenza. Era il 1944, la chiamavano “Libertà” perché andava a “liberare le persone”. Sapeva di rischiare la vita, ma non ha mai smesso. Così raccontava lei stessa in questa intervista del 2015 a Telereggio: “Mia mamma mi aveva cucito una taschina sotto ai vestiti”.
Giovanna Quadreri era nata il 14 luglio 1928 a Marola di Carpineti. Era cresciuta in una famiglia antifascista, e divenne staffetta iniseme alla sorella Laura. Nel 1945 entrò a far parte della squadra speciale del Gufo Nero. Fu tra le staffette che raccolsero le informazioni per organizzare l’Operazione Tombola, l’attacco anglo-partigiano al comando tedesco a Villa Rossi e Villa Calvi di Albinea. Giovanna aiutò i feriti a mettersi in salvo.
Instancabile fino alla fine, ha sempre partecipato alle iniziative legate alla Memoria e se n’è andata proprio in un giorno a lei così caro. Si spenta nella sua casa, circondata dagli affetti più cari. Il 4 novembre 2015 era stata insignita della “medaglia della Liberazione” che il prefetto conferì a dieci reduci nel 70° anniversario. Nel marzo 2017 ricevette anche la cittadinanza onoraria del Comune di Albinea. “Ci saluta una delle più preziose e sensibili fra le nostre testimoni – la ricorda Istoreco – è diventata col tempo una colonna per la nostra memoria”. Il sogno più grande di Giovanna, non rivedere più la guerra.
“Libertà è entrata nella foresta della pace nel Giorno della Memoria – ha scritto il giornalista Matteo Incerti – La Resistenza italiana ed europea perde una delle grandi testimoni della memoria della lotta al nazifascismo. Una memoria fatta di sorrisi e mai di odio, che ci ha porta e porterà per sempre quel dono che era anche il suo nome di battaglia. Una memoria che in questi ultimi dodici ha fatto vivere, tramandato in centinaia di incontri nelle scuole, nei teatri, interviste per raccontare la sua storia o presentare libri sulle sue vicende, spesso incredibili, che l’hanno vista protagonista quando aveva solo quindici anni. Un pezzo di Storia che anche lei ha contribuito a scrivere e ci ha consegnato”.
I funerali di Giovanna Quadreri saranno celebrati sabato 29 gennaio alle 9.20 nella chiesa di San Gaetano ad Albinea. A salutarla ci sarà la cornamusa scozzese suonata dall’amico Daniele “Dag” Bianchini. Già oggi pomeriggio la camera ardente è stata allestita presso le onoranze funebri Reverberi di via Terezin 23, a Reggio Emilia. Giovanna voleva essere ricordata sempre con un sorriso.
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