CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – Aziende sempre più in difficoltà per fronteggiare i rincari energetici. Ci sono realtà che si sono organizzate per spalmare la produzione di notte, dato che in questa fascia oraria la corrente elettrica ha un costo più basso rispetto al giorno. E’ il caso di una ditta metalmeccanica di Cadelbosco Sopra, siamo andati a trovarla.
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“Fare la notte, grazie anche alla disponibilità dei nostri ragazzi, dei nostri collaboratori ci da un po’ di sollievo e ci consente di sopravvivere”, dice il direttore generale Claudio Bombardi.
La Bombardi Rettifiche è una azienda metalmeccanica con stabilimento a Cadelbosco Sopra. E’ nata nel 1964 e ha 41 dipendenti. Dopo il primo lockdown aveva introdotto un turno di lavoro notturno, in via sperimentale, per ragioni di sicurezza sanitaria, con lo scopo di distribuire gli addetti in modo che non vi fossero troppe presenze contemporanee all’interno della fabbrica. Una soluzione che è stata nuovamente riproposta ora con l’intento di contrastare i rincari energetici, visto che nella fascia notturna la corrente elettrica ha un costo inferiore. Una soluzione comunque più vantaggiosa, nonostante il maggior costo dei dipendenti: “Se devo spendere qualcosa in più preferisco darlo ai nostri dipendenti che non pagarlo in energia”, dice ancora Bombardi.
Ma quanto incide in termini di risparmio energetico il lavoro notturno? “Di notte si spende intorno alla metà – spiega – La bolletta dell’energia elettrica di gennaio è stata di 19mila euro contro i circa 11mila euro del gennaio 2021”.