REGGIO EMILIA – I costi delle bollette sono scesi ma non sono tornati ai livelli pre bellici. L’inflazione mangia la marginalità prodotta da maggiori ricavi. La manodopera qualificata è difficile da reperire sul mercato e i crediti incagliati sono un problema per le imprese.
Secondo Azio Sezzi, direttore generale della Cna di Reggio, ospite a Decoder, l’economia di casa nostra sta abbastanza bene, ma i problemi non mancano. Recentemente, poi l’ex prefetto Rolli e il procuratore genarle Paci hanno richiamato le imprese ad una maggiore attenzione per prevenire infiltrazioni mafiose. Davvero c’è più distrazione rispetto a un tempo da parte delle forze economiche? “Noi non crediamo che sia così, ma se è percepito in questo senso occorre riprendere immediatamente le relazioni e capire il tipo di flussi informativi che possano essere utili a entrambi”. Molte volte, ad esempio, le associazioni di categoria non sono a conoscenza delle interdittive antimafia che colpiscono le aziende associate. E’ pur vero che il monitoraggio è continuo anche se le imprese non hanno strumenti di indagine. “Occorrono prove e elementi oggettivi. Quello che possiamo fare è segnalare situazioni che non ci convincono dal nostro punto di vista e con gli elementi di cui disponiamo”.
Sezzi ha toccato poi il tema della Camera di Commercio dell’Emilia, che avrebbe dovuto nascere con la fusione di Piacenza, Parma e Reggio. Si farà ? “Si fa, ma le associazioni di Parma e alcune piacentine hanno presentato ricorso al Tar sulla validità del decreto regionale”.
Servizio Tg di Alessio Fontanesi
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