REGGIO EMILIA – Al lavoro 4 giorni su 7: un nuovo modello organizzativo già in voga in diversi Paesi europei sbarca in Italia grazie a una sperimentazione promossa con l’inizio del nuovo anno dal gruppo bancario Intesa-San Paolo. Una soluzione quella della settimana corta che contiene numerosi aspetti positivi secondo il sociologo del lavoro Matteo Rinaldini, docente di Unimore.
“Ci sono molte ricerche – spiega – che testimoniano come una riduzione della settimana lavorativa abbia molti aspetti positivi non solo in termini di conciliazione vita lavoro, ma anche in termini di riduzione delle disuguaglianze, di occupazione e di innovazione”. Il nostro Paese, tuttavia, non appare ancora pronto per una rivoluzione di questo tipo anche perché l’organizzazione del lavoro negli ultimi anni ha imboccato un’altra direzione. “Oggi lavoriamo di più rispetto al passato, si tratta di una tendenza avviata già da alcuni anni”, continua il docente.
Rinaldini è stato consulente sullo Smart working del precedente ministro del Lavoro, Orlando. E allora chiediamo che cosa ci ha insegnato l’esperienza del lavoro agile introdotto su larga scala con la pandemia? “Ha portato a una organizzazione più flessibile, ma non a un aumento delle ore di lavoro”.
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