VETTO (Reggio Emilia) – C’è chi in montagna si lamenta perché i paesi muoiono e chi invece si dà da fare affinché abbiano vita. Tra questi ultimi ci sono i soci della cooperativa il Pontaccio di Vetto che hanno promosso lavoro, iniziative e realtà capaci di richiamare in paese moltissimi turisti.
Marzo 2020: lockdown. Sette amici di Vetto sfruttano la pausa di tutte le attività per creare una cooperativa. La chiamano il Pontaccio. Scopo: evitare che la piazza centrale del paese muoia e perda le attività commerciali che la contraddistinguevano. Così , appena la pandemia rallenta, aprono un ristorante, una gelateria e un info point. La gente arriva perché la voglia di una vacanza in montagna è tornata e soprattutto perché c’è il desiderio di immergersi nelle bellezze e nelle bontà di Vetto.
Il tutto ha originato un ulteriore risultato: quello di creare alcuni posti di lavoro per i giovani.
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