BRESCELLO (Reggio Emilia) – Sono trascorsi settant’anni dalla proiezione del film don Camillo, il primo della serie girata a Brescello. Il mito del sindaco comunista Peppone e del parroco suo antagonista non si è mai spento.
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La saga di Peppone e don Camillo è iniziata il 15 marzo 1952, quando sugli schermi fu proiettato il primo film di una serie di cinque, che riprendeva i racconti dello scrittore Giovannino Guareschi sul Mondo Piccolo della Bassa. Sono passati 70 anni, ma la popolarità dei due personaggi, il sindaco comunista in eterna baruffa e in sotterranea amicizia col parroco del paese, è rimasta immutata. Gino Cervi e l’attore francese Fernandel hanno dato volto ai due protagonisti, diretti dal regista Julien Duvivier e poi da Carmine Gallone e Luigi Comencini.
L’anniversario sarà celebrato a Brescello nella prossima edizione del Festival del cinema, che tornerà a fine giugno dopo due anni di interruzione a causa del Covid. La Fondazione ‘Paese di don Camillo e Peppone’, che si occupa della promozione turistica dei luoghi scelti per il set cinematografico, e i due Musei hanno in calendario varie iniziative. Brescello continua a essere una meta degli appassionati di cinema, con oggetti di scena diventati famosi, come il carro armato americano e il crocefisso parlante.
Gian Piero Del Monte
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