REGGIO EMILIA – Cgil, Cisl e Uil chiedono un vertice in prefettura per fare il punto sulla situazione di Seta alla luce delle tante lamentele degli autisti e della riduzione delle corse avvenuta recentemente. Una situazione che oggi è approdata anche a Montecitorio.
“La situazione del trasporto pubblico locale è al collasso. Turni massacranti per gli autisti, riduzione del numero delle corse, scarsa propensione di Seta al confronto sindacale”. Con queste parole di allarme le tre maggiori sigle sindacali chiedono al prefetto l’apertura di un tavolo di discussione con l’azienda, ma anche per iniziare a delineare quello che sarà il trasporto pubblico locale del futuro. “Dopo gli scioperi e svariati tentativi di far giocare un ruolo attivo a Comune e Provincia, ci siamo rivolti alla prefettura. In ballo, infatti, non ci sono solo gli interessi dei lavoratori, ma anche la qualità di un servizio pubblico essenziale, strategico per il nostro territorio”, si legge in una nota congiunta.
Intanto, come detto la questione Seta è approdata nelle ultime ore anche in Parlamento con una interrogazione presentata al ministro dei trasporti Salvini dalla deputata emiliana del Movimento 5 Stelle, Stefania Ascari, che nel documento cita anche il caso di cui il nostro Tg si è occupato domenica, quello della autista di 58 anni che avrebbe riportato problemi a un tendine a causa della guida prolungata di un bus di 18 metri, nonostante avesse chiesto all’azienda di alternarsi con un mezzo più leggero.
“Chiedo al ministro Salvini quali azioni intenda intraprendere il Governo per garantire che la salute, i diritti e la sicurezza del personale Seta non siano messi a repentaglio ulteriormente e quali misure siano previste per affrontare l’uso eccessivo degli straordinari nel settore dei trasporti pubblici”, afferma l’esponente grillina.
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