REGGIO EMILIA – Un milione di euro, per un accordo storico. Dopo 12 anni, azienda e sindacati hanno trovato un’intesa di massima per dare a tutti gli autisti gli stessi diritti e la medesima remunerazione superando le differenze tra assunti prima e dopo il 2012, anno di nascita di Seta. Tra il dire e il fare, però, c’è la necessità per chiudere l’intesa di trovare un altro milione di euro, da aggiungere ai 600mila già messi a disposizione dall’azienda per i buoni pasto e la maggiorazione fino al 40% dello straordinario. Per questo stamattina Filt Cgil e Faisa Cisal in una conferenza stampa congiunta hanno chiesto a soci e enti locali di fare la loro parte.
Spiega Giuseppe Ranuccio, della Segreteria Filt – Cgil Reggio: “Noi abbiamo l’obiettivo finale – spiega Giuseppe Ranuccio, responsabile per il Tpl della segreteria di Filt – di andare a fare un accordo unico per tutti i lavoratori, di tutti i bacini di Seta, dopo 12 anni. Un accordo migliorativo, ma per farlo ci servono delle risorse: è necessario che i soci e gli enti locali ci mettano i fondi per chiudere il quadro, pensiamo che serva ancora un milione di euro. Adesso la palla passa ai soci e agli enti locali che devono finanziare questo progetto che è importante per il futuro del trasporto pubblico. Qualche mese fa, i sindaci di Modena e Reggio hanno chiesto un cambio di passo sul tpl: è il momento di passare dalle parole ai fatti”.
In attesa della risposta di soci ed enti locali a questo accorato appello, la trattativa con l’azienda prosegue e già nel prossimo incontro in programma mercoledì 18, i sindacati puntano a chiudere un’intesa sulla gestione della reperibilità e dei turni spezzati, che al momento non possono essere evitati per non mettere a rischio il servizio, ma devono essere remunerati di più anche per evitare la fuga di massa degli autisti. Anche per questo, Filt e Faisa premono perché entro l’anno siano sbloccati i 150mila € messi a disposizione da Agenzia per la mobilità, Provincia e enti locali per il welfare aziendale e in particolare per aiutare i lavoratori in affitto.
Aggiunge Federico Leoni, segretario provinciale Filt – Cgil: “Noi chiediamo che queste risorse vadano a finanziare i progetti di welfare aziendale in particolare per aiutare i lavoratori in affitto perché come è noto il caro affitti colpisce in tutto il Paese e rende impossibile per chi non è di Reggio venire a lavorare in città”.
L’obiettivo è quello di rendere più forte Seta anche in previsione della nascita della nuova holding regionale del trasporto pubblico e in prospettiva dell’azienda unica con la bolognese Tper e i romagnoli di Start. Una prospettiva possibile in vista delle gare sul trasporto pubblico in programma nel 2026, ma che potrebbero slittare al 2028, che Filt Cgil ritiene accettabile solo se l’organizzazione del servizio resterà su base provinciale.
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