REGGIO EMILIA – Dopo le tragiche morti di due studenti impegnati in stage in azienda è scattata la protesta contro il modello di alternanza scuola-lavoro. Ne abbiamo parlato ieri sera a Decoder con Cristian Sesena, Segretario della Camera del Lavoro di Reggio.
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Prima il 18enne Lorenzo Parelli, morto schiacciato in fabbrica a Udine. Poi il 16enne Giuseppe Lenoci, morto in un incidente stradale ad Ancona mentre era inserito in un percorso di apprendistato. Erano entrambi studenti impegnati in progetti di alternanza scuola-lavoro. Nei giorni successivi queste tragedie è scattata la protesta degli studenti di tutta Italia contro questo strumento introdotto dal modello di “Buona Scuola” del Governo Renzi.
“Secondo noi la legge va riformata, va cambiata radicalmente anche a costo di abrogarla. L’alternanza scuola-lavoro non può essere obbligatoria. I percorsi devono essere realmente utili e formativi”. Secondo il Segretario della Cigl di Reggio Cristian Sesena non è in discussione l’obiettivo ma l’applicazione della normativa. “Va costruito un percorso scuola-lavoro coerente con il percorso di studio. Lo studente deve conoscere il sistema produttivo, non deve produrre al suo interno”.
In questo momento le scuole sono lasciate sole: “In questo momento i singoli istituti scolastici hanno l’obbligo di attuare l’alternanza scuola-lavoro e si arrabattano per trovare soluzioni”.
Ma in attesa che il governo intervenga con una nuova normativa, che cosa si può fare? “Serve impegno congiunto di scuole, associazioni datoriali, Comune e Provincia per realizzare un tavolo condiviso dove creare percorsi, possibilità, condizioni di monitoraggio e canali per una possibile futura occupazione”.
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