REGGIO EMILIA – Da tempo Atersir, l’agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e i rifiuti, lavora alla gara per individuare il socio privato di Arca, l’azienda reggiana per la cura dell’acqua. In corsa ci sono Iren e il gruppo lombardo A2A. L’esito della gara è previsto per l’autunno.
Proprio in previsione di questa scadenza, il comitato Acqua Bene Comune di Reggio ha depositato in Comune una richiesta di convocazione della commissione consiliare Ambiente per chiarire una serie di aspetti tra cui, rimarca il referente Emiliano Codeluppi, “la quota della partecipazione pubblica, il numero e le tutele degli occupati, la qualità del servizio”.
La richiesta del comitato contiene anche la possibilità di partecipare e di intervenire alla seduta da calendarizzare. Il socio privato avrà il 40% del capitale e gestirà operativamente il servizio secondo le prescrizioni del socio pubblico di maggioranza, ossia i comuni reggiani. Ma il comitato su questo fronte è tutt’altro che convinto: “Riteniamo che sarà comunque il privato ad avere in mano le vere leve di comando e di gestione”, ha aggiunto Codeluppi.
Secondo il comitato, il percorso futuro rappresenterebbe una sconfessione dell’esito del referendum 2011 contro la privatizzazione dei servizi idrici: “Sotto questo profilo, ci sono responsabilità da parte delle amministrazioni locali”, ha concluso Codeluppi.
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