GATTATICO (Regggio Emilia) – “Il volontariato è medicina e cura insieme. Ti fa sentire ancora non vivo, ma necessario, utile”. Le parole di Lorena, volontaria Auser a Bagnolo, danno l’idea dei benefici che derivano dalle attività di dedizione agli altri. A Casa Cervi, in uno dei principali luoghi di memoria non solo reggiani, sulla Resistenza, l’associazione ha celebrato il volontariato ovvero l’opportunità che viene offerta ai cittadini di ogni età di praticare la solidarietà ma anche di ritrovarsi, come in una grande famiglia. Nella nostra provincia i volontari Auser sono oltre 1900. Quasi duemila gli anziani soli raggiunti ogni anno. Oltre un milione i chilometri percorsi in accompagnamenti socio-sanitari.
Nell’ambito della festa è andato in scena “Esto il burattino”, spettacolo dedicato a Ernesto Rossi, uno dei padri del manifesto di Ventotene, a cura di Antonietta Centoducati, Gianni Binelli, i burattinai Sabina Ressia e Vittorio Pioli, con Ovidio Bigi al pianoforte.
“Abbiamo fatto un viaggio a Ventotene con Istoreco. Una intuizione da valorizzare. I diritti della persona derivano anche dal clima culturale che si respira in una nazione”, spiega Vera Romiti, presidente provinciale di Auser.
L’incontro annuale dei volontari reggiani è stata l’occasione per celebrare anche i 35 anni compiuti da Auser. Quella che oggi è una grande rete associativa, nacque nel 1989 dalla Cgil guidata da Bruno Trentin. “Questa enorme comunità che è l’Auser si mette a disposizione dei cittadini in un Paese dove si riducono i servizi alle persone”, chiosa il presidente nazionale Domenico Pantaleo.
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