REGGIO EMILIA – Non era per niente scontata la decisione che ha preso oggi il consiglio della Figc. Anzi, in pochi ci avrebbero scommesso. Il campionato di serie C ripartirà, la Reggiana potrà giocarsi sul campo la promozione in B.
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Come la salvezza in serie A di 26 anni fa, come una ricompensa per la semifinale playoff persa ai rigori col Bassano nel 2015 o per quel rigore di Siena del giugno 2018. Suona forse un po’ così, per i tifosi della Reggiana, la decisione del consiglio della Figc, che ha decretato che torna in campo anche la serie C. Non sarà facile: protocolli da applicare, costi ingenti, molti club che speravano di chiuderla qua. Intanto però la Reggiana si gode questa giornata, visto che la linea della società guidata da Luca Quintavalli è passata in toto. Spazzate via le indicazioni dell’assemblea di Lega Pro del 7 maggio e quel millesimo di punto che avrebbe premiato il Carpi rispetto alla Reggiana per una partita in meno giocata dai modenesi causa emergenza Coronavirus. Allora qualcuno parlava di merito sportivo, mentre è la stessa Figc a dire, nel comunicato diffuso dopo le tre ore di consiglio, che c’è il “merito sportivo quale caposaldo di ogni competizione agonistica” alla base della “volontà di riavviare e completare i campionati”.
Sobrie la parole scelte dalla Reggiana anche in questa occasione: “Massima soddisfazione per la scelta di affidare al campo e al calcio giocato i verdetti, in linea con quanto abbiamo sempre sostenuto con correttezza e lealtà”, dice il comunicato.
“Con calma e serenità, ma con convinzione, abbiamo portato avanti la nostra battaglia – è il commento dell’avvocato dei granata, Eduardo Chiaccio – Siamo stati i primi a sensibilizzare la Figc con una garbata lettera”.
Il consiglio ha stabilito che se ci dovesse essere una ripresa del contagio ci sarà una nuova sospensione e si procederebbe a playoff e playout in forma ridotta. In caso di definitivo stop, la Figc parla dell’individuazione di “oggettivi coefficienti correttivi” che prevedano comunque promozioni e retrocessioni. Manca la data per la ripresa: i granata hanno davanti 11 giornate, tra cui i big match col Vicenza, col Modena e col Padova, ma un po’ di fiato si può tirare perché il consiglio ha anche stabilito che si possa giocare fino al 20 agosto, play off e play out compresi.
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