REGGIO EMILIA – Speranze, mal di pancia, utopia e scetticismo. I sostenitori della Reggiana sono attraversati da uno stato d’animo ondivago alla vigilia dell’ultima gara interna della stagione, il derby contro la Spal di domani alle 14.
Una calda accoglienza, come quella vista in occasione della partita contro il Pordenone, non mancherà di certo all’arrivo del pullman coi giocatori. Certo è che l’umore ha accusato il colpo della sconfitta subita a Pescara. Commenti non proprio indulgenti si sono letti su Facebook, sulle pagine dei gruppi di tifosi. Su un profilo con le seguenti parole viene descritta l’ultima prestazione dei giocatori, apparsi “lenti, lentissimi, niente grinta, errori clamorosi, encefalogramma piatto”.
E non è del tutto stato apprezzato quanto affermato dal presidente Salerno che ha parlato di futuro utilizzando la metafora della nave che non va abbandonata. Toni che alcuni hanno giudicato troppo spenti e rassegnati. Questo perché all’orizzonte le porte dei playout, potenzialmente, restano ancora aperte. E sulla carta la Spal appare alla portata di Rozzio e compagni.
Nel girone di ritorno i ferraresi hanno raccolto 17 punti in altrettante gare, soltanto uno in più rispetto ai granata. Tre le sconfitte di fila per Mora e compagni. Un tabellino di marcia che ora li costringerà a scendere in campo col coltello tra i denti per agguantare i playoff. Il cannoniere biancoblu da contenere sarà Mattia Valoti, centrocampista autore del primo gol del 2-0 subito dai granata all’andata. Gli spallini, come dicevamo, mostrano ora un volto diverso. L’auspicio è che a prevalere sul campo sia l’ambizione dei padroni di casa, nonostante le possibilità di salvarsi siano ridotte al lumicino.