REGGIO EMILIA – Perché domani sia davvero migliore, la Reggiana deve uscire dal tunnel in cui si è ficcata dal 20 febbraio in poi, da quando cioè sbancò Cittadella. Da allora, soltanto miseri pareggi, tante sconfitte e soprattutto pochi gol.
Col Pordenone, che cerca ancora qualche punto per assicurarsi la salvezza, i granata si giocano il loro futuro. Il “primo non prenderle” non è più sufficiente: le sconfitte contro Cremonese e Reggina, i pareggini contro Cosenza, Frosinone e Brescia, la contestuale accelerazione dell’Ascoli ora mettono i granata con le spalle al muro. Per rimanere in serie B, bisogna vincere almeno 3 delle ultime quattro partite che restano in calendario. Alvini dovrà osare: senza Kargbo squalificato e con Mazzocchi ai box, il tecnico toscano sta vivendo la vigilia nel massimo riserbo.
Forse potrebbe optare per una formazione ad albero di Natale con Venturi in porta, Libutti e Yao esterni bassi, Rozzio e Ajeti centrali, Radrezza, Varone e Rossi in mezzo al campo a supporto di Laribi e Siligardi per innescare Ardemagni o Zamparo. La Reggiana non dovrà farsi sorprendere nei primi minuti di partita come accaduto spesso. Il Pordenone, guidato in attacco dal bomber di Castellarano Patrick Ciurria, autore già di 9 reti, una delle quali bellissima contro la Reggiana all’andata, arriva al Città del Tricolore forte di due vittorie e un pareggio nelle ultime quattro partite. Comunque, sarà una di quelle partite in cui potrebbe pure esserci il Manchester United di fronte che si dovrebbe comunque cercare di vincere.
I tifosi della Regia attenderanno la squadra davanti allo stadio, alle 12, per ricreare il clima playoff che spinse i granata in B. Calcio d’inizio alle 14.