REGGIO EMILIA – Venerdì inizierà l’ultima fase della stagione regolare del campionato di Serie B, quello che porterà ai primi verdetti.
Si parte il 2 aprile, si chiuderà il 7 maggio: tutto, o quasi, in 35 giorni per una Reggiana che dovrà confrontarsi con le ultime otto avversarie e, dall’altra parte, osservare da vicino le dirette concorrenti e non perdere terreno nel rush finale. Una corsa nella quale sarà importante mantenere lucidità, in un momento dove le occasioni per recuperare saranno sempre meno anche se il Covid, che ha penalizzato maggiormente la formazione granata rispetto alle altre (vedi 0-3 a tavolino contro la Salernitana) è tornato a battere con la positività del diesse Doriano Tosi e dell’attaccante Luca Siligardi.
Le strade sono tre: salvezza diretta, playout o retrocessione. Senza tanti giri di parole, la prima è molto difficile. O si mettono cinque punti sulla quartultima, oppure si compie un percorso che risucchi le formazioni che sono davanti. La più “vicina” è il Pordenone, che ha 5 punti di vantaggio sui granata (34 contro 29) e una gara in meno, anche se al momento non mancano i problemi di Covid. I playout, invece, si disputano tra la squadre in 16ª e 17ª posizione, occupate attualmente da Reggiana e Cosenza, qualora il distacco sia di quattro punti o inferiore al termine del campionato. La vincente, dopo una sfida andata e ritorno, resta in B. Lo spauracchio è la retrocessione diretta in Serie C, che vedrebbe coinvolte le ultime tre al termine della stagione regolare (posizioni occupate ora da Ascoli, Pescara ed Entella).
Frosinone, Brescia, Empoli, Reggina, Pordenone, Pescara, Spal e Vicenza. Otto partite e un percorso che vede la Reggiana affrontare diversi scontri diretti oltre all’attuale capolista toscana. Si parte venerdì alle 17 con i ciociari, accreditati a inizio stagione tra le favorite e ora solamente 11esimi. I laziali sono passati da un campione del mondo a un altro come allenatore (esonerato Alessandro Nesta, dentro Fabio Grosso) e non stanno vivendo un buon momento. I granata devono provare a capitalizzare gli scontri diretti: da cerchiare quelli con Pescara (all’Adriatico) e Pordenone (a Reggio), importanti anche quelli con Brescia (casa), Reggina e Vicenza (trasferta). Più complicate, anche se non mancheranno gli stimoli, le sfide alla capolista Empoli e il derby con la Spal, entrambe in casa.
Attenzione anche al calendario delle altre. I granata osserveranno con attenzione quello di Cosenza e Ascoli: dopo lo scontro diretto di venerdì alle 15, i calabresi avranno Cremonese, Venezia, Pisa, Pescara, Empoli, Monza e Pordenone. I marchigiani se la vedranno con Vicenza, Monza, Spal, Empoli, Reggina, Cittadella e Chievo. Il filo conduttore che unisce le tre contendenti alla salvezza è la prima in classifica. Difficile inglobare nella lotta il Pordenone, che se la vedrà con Brescia, Entella, Cremonese, Frosinone, Salernitana, Venezia e Cosenza, oltre alla sfida con i granata.