REGGIO EMILIA – Non c’è niente da fare: la sconfitta a tavolino subita dalla Reggiana a Salerno resterà l’unica nella storia del protocollo anti Covid del calcio italiano. Sì, perché l’Empoli capolista, che dopo aver giocato il famoso “jolly” contro la Cremonese non si è presentato in campo contro il Chievo, potrà rigiocare la partita con i veronesi.
Parola dell’avvocato romano Mario Stagliano, esperto di diritto sportivo e ospite ieri sera a To Be Reggiana su Telereggio: “Dopo la decisione della Corte di Giustizia del Coni, l’esito della partita dell’Empoli è scontato. Non capisco perché la Lega non abbia deciso di sospendere anche questa partita… La legge non è mai uguale per tutti, vale per la legge ordinaria e ancor di più per quella sportiva”.
Insomma, la Reggiana resta beffata sull’interpretazione di quanto scritto dall’Ausl che di fatto aveva messo in quarantena la squadra granata esattamente come fatto da quella toscana per l’Empoli. Il vero problema sta nel fatto che i granata, su indicazione del proprio avvocato, non hanno presentato ricorso sulla sentenza sfavorevole: “Io avrei fatto diversamente”, ha detto Stagliano in merito.
Nel frattempo, l’Empoli ha terminato i suoi 10 giorni di quarantena e quindi venerdì, al Città del Tricolore, si giocherà regolarmente: “Il problema della Reggiana, probabilmente, è che è stata la prima ad avere a che fare con questa anomalia”, ha aggiunto Gabriele Guastella, radiocronista Empoli.
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