REGGIO EMILIA – E’ un’ultima parte di 2025 decisamente da dimenticare quella della Reggiana, che con la sconfitta di Genova in casa della Samp ha ufficialmente acceso la spia rossa della crisi. Almeno, crisi di risultati.
L’1-2 maturato al “Marassi” è infatti il terzo risultato uguale consecutivo che significa, in soldoni, tre ko in fila per Portanova e compagni. Nulla di male, se si vede la Serie B come a una sorta di montagna russa lunga 38 giornate. Quello che, invece, deve fare preoccupare sono gli avversari contro cui queste tre sconfitte sono maturate: tutte dietro in classifica, un paio nelle ultime posizioni. Gli 0 punti portati a casa in questo trittico con Padova, Pescara e appunto Sampdoria, sono quindi sì una sorpresa, ma in negativo.
Se analizziamo gli ultimi 40 giorni di risultati, i numeri sono impietosi: 4 punti raccolti in 6 partite. Peggio hanno fatto solo Bari con 3 ed Entella con 2. Estendendo, invece, la visuale e prendendo in considerazione il periodo post derby col Modena di due mesi fa esatti, si scopre che i punti sono 5 in 8 match, frutto di una sola vittoria (a Mantova), due pari e cinque sconfitte.
Vero che la squadra ha dovuto over performare a inizio stagione, tra calendario difficilissimo e infermeria affollata, ma come in una sorta di mondo capovolto, da quando Dionigi ha avuto la possibilità di scegliere chi schierare sono iniziati i problemi. Ora, la zona calda rappresentata dai playout dista solo 3 punti e il calendario, purtroppo, torna a essere impietoso con i granata. Urge una decisa inversione di rotta e, magari, qualche rinforzo portato dalla Befana…
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